[..la chiamavano "fame d'amore", tante o meglio
troppe rinunce per chiunque fosse entrato in quel tunnel,
un tunnel in cui "il prossimo,il remoto, il passato e il futuro" non sarebbero più stati niente.
Amava le sue ossa, aveva incarnato la morte un po' per scomparire, un po' perchè senza l'amore di sua madre non poteva vivere.
Una lotta contro il cibo dittatoriale,
una mosca cieca in cui si continua a girare e rigirare.]

giovedì 19 novembre 2009


questa è per voi..questa è per nOi.


"Conti ferito le cose che non sono andate come volevi temendo sempre e solo di apparire peggiore di ciò che sai realmente di essere. Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato e quante le parole che non hai pronunciato per non rischiare di deludere. La casa, l'intera giornata, il viaggio che hai fatto per sentirti più sicuro più vicino a te stesso, ma non basta, non basta mai. Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'. Torni a sentire gli spigoli di quel coraggio mancato che rendono in un attimo il tuo sguardo più basso e i tuoi pensieri invisibili torni a contare i giorni che sapevi non ti sanno aspettare hai chiuso troppe porte per poterle riaprire devi abbracciare ciò che non hai più La casa, i vestiti, la festa ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso per volerti meno male, ma non basta, non basta mai Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'. E non vuoi nessun errore però vuoi vivere perché chi non vive lascia il segno del più grande errore. Scivoli di nuovo e ancora come tu fossi una mattina da vestire e da coprire per non vergognarti scivoli di nuovo e ancora come se non aspettassi altro che sorprendere le facce distratte e troppo assenti per capire i tuoi silenzi c'è un mondo di intenti dietro gli occhi trasparenti che chiudi un po'. Che chiudo un po'. Che chiudi..."
Tiziano Ferro
sono le 23.30 di questa serata vuota e stanca.
Strana, tutto impazza e allo stesso tempo non si muove, rimane qui fermo.
Maledetto DCA.
Pubblico un commento che ho lasciato ad Alice perchè lei con il suo post mi ha fatto molto riflettere.
"Il silenzio.
Il vuoto.
Le immagini.
Tutto questo desta emozioni spesso emozioni più forti delle parole che vanno articolate in un discorso sensato per farsi capire. E nonostante tutto non sempre ci si riesce. L'immagine in un secondo arriva dove deve arrivare. Anche chi vuole essere sordo, non può essere cieco.
Il silenzio a volte può rimbombare fortissimo, il nostro fa un sacco di rumore..come una porta che scricchiola...
quel rumore fastidioso di qualcosa di anticamente radicato,qualcosa che vorremmo non fosse mai invecchiato, qualcosa che vorremmo che non fosse caduto in disuso, o che sia andato degradando col tempo.
Ruggine di lacrime. "


1 commento:

Alice and my world ha detto...

"Ruggine di lacrime"
...bellissima espressione..
silenzio...voglia di pace, di tranquillità.
Secondo nOi le immagini hanno un potere comunicaivo profondo, molto di più delle parole, necessitano la giusta sensibilità x poter cogliere il reale significato delle cose.
Ci sono immagini che mi hanno fatto letteralmente innamorare, altre che mi hanno lacerato l'anima...
Un abbraccio e grazie di passare da noi...le silenziose Alice e iO