[..la chiamavano "fame d'amore", tante o meglio
troppe rinunce per chiunque fosse entrato in quel tunnel,
un tunnel in cui "il prossimo,il remoto, il passato e il futuro" non sarebbero più stati niente.
Amava le sue ossa, aveva incarnato la morte un po' per scomparire, un po' perchè senza l'amore di sua madre non poteva vivere.
Una lotta contro il cibo dittatoriale,
una mosca cieca in cui si continua a girare e rigirare.]

giovedì 28 gennaio 2010

Non riesco a dire altro..



solo un grande
fanculo.

A tutto questo
maledetto


schifo.

lunedì 25 gennaio 2010

^^

Ciao stelline mie!

5°giorno che seguo la dieta.
Ancora pensieri scomodi, molto scomodi.
Ma cerco di non demordere, con la terribile, maledettissima,
paura di cadere,
e finire x ricominciare tutto da capo.
Tutto lo schifo che è cosi difficile lasciare alle spalle.

E' doloroso.

Vi tengo aggiornate, spero di aver piu tempo x parlarvi di ciò k mi sta passando x la testa.
Dal distrarmi, dal mangiare snz pensare, seguire la dieta meccanicamente x poi scoprirmi a restringere anche senza volerlo, passare giorni in cui non ci credi, e poi ti arriva il momento in cui ti crolla tutto e ti accorgi che
quel vuoto è sempre e cmq.
Presente.

Ho evitato l'abbuffata x 5 giorni, ovvio non cambierà tutto di colpo, risuccederà.
Stavolta xò bisognerebbe aver la forza x limitarla ad un solo pasto, tipo, contenerla.


Ho paura.
Mi appiglio a ciò che gli altri mi danno, all'affetto che desidero e che non sempre mi viene dato.
Allo stesso tempo so essere distante anni luce.
So isolarmi, farmi del male senza accorgermene, semplicemente xk è la cosa più ovvia.

Non so che dire.
Mi sento dissociata.
Divisa in due.
Vorrei solo riappropiarmi di me stessa, x lo meno.

mercoledì 20 gennaio 2010

poesia3

Nebbia.
"Fumo e cenere".
Urla.
Sbraita.
Stanchezza interna.
Amarezza.
Voglio diventare indifferente.
Indifferente ad una situaizone che non so piu come affrontare.
Polvere.
Rabbiosa luce.
Un neon freddo.
Un gelo al cuore.
Il peccato di schemi mentali troppo rigidi.
Non si affronta.
Cammino nel buio sotto un lampione
e vorrei non fermarmi.
Vorrei riappropiarmi delle due personalità
sdoppiate.
Della me in terza persona.
Una volontà sepolta tra i sospiri di una giornata uggiosa.
E la voglia di sangue
per sentirsi vivi.

Lo scudo alle emozioni.
La corazza.
La paura del diverso.
Evasione spenta.
R o t t a m i di suoni che si perdono nel silenzio.
Quello che uccide.
Ruggine di ferro su un asfalto cedevole.
Brina su un ponte che da sul mare.
Mentre il sole che scalda
non ti appartiene.
"Fumo e cenere".
Un soffio di paura.
Un impero sotto dittatura.
Una fuga mentale.
Via col pensiero
Al riparo da lacrime che non hanno piu la forza di
emergere.
Via in un urlo che rompe il cuore
ma che nessuno sente.
Si può urlare nel silenzio.
La volontà va a farsi fottere.
Mentre attraversi un mondo che non senti
a te appartenente.
Guazzabuglio stagno
di pensieri contaminati.
"E' il lato oscuro della solitudine
il turbamento della gelosia".
E' follia amara e distante.
Di un freddo che ravviva le
membra.
In un farsi male continuo.
Un'uccisione continua
di chi la vita la sfida.
Cosa ti fa pensare di essere
più forte?

Paura di te stessa
perchè alla maschera
non ci credi più.











Eccole tutte x voi.
In queste parole c'è tutta .fighter. adesso.
Vi penso tantissimo<3

poesia2

"Vivere..è passato tanto tempo"
Misto di aroma fresca e
sapore pesante.
Misto di forza e disillusione.
Rumore di un treno.
Testa che scoppia,
Biglietto non obliterato.
Ma dove hai al testa???
Persa.
L'ho persa e non me ne sono x caso accorta?
Ritardi. Incontri. Emozioni.
Voglia di ricominciare.

Di annientare un acido che
avvelena l'anima e
brucia la pelle.

Occhi. Immagini.
Paure.
Sfide.
Cose da fare che poi non faccio.
Prigione. Bambole.
Gabbia di suoni.
Mentre nascondo il cuore sotto
abiti pesanti.
Nascondo i silenzi.
Strizzo i colori.
Taglio i punti di sutura che
da sola ho creato.
C a o s enigmatico.
Opposti e contrari.
Sinonimi e misteri.
Muse ad ispirare
un vento che soffia impetuoso
al quale la mia anima non si
oppone.
Vipera subdola
striscia crudele
mentre fuori alla finestra c'è ancora il sole.
Lo vedo ma non scalda ancora.
E' solo l'illusione.
Una credenza macabra.
Una scia di profumo.
La batteria scarica di un tempo che non perdona le dimenticanze.
Pulsioni nella testa.
Battiti di cuore.
Un gorilla che fa troppo rumore.
Un mostro cha si snoda
tra le strade
e passa inosservato.
Forse perchè qualcuno non vuole
vedere.
Comodo.
Senti che bel rumore..
Sono i battiti di un cuore
che ancora impazza
come per dispetto.







Questa l'ho scitta dopo l'incontro con Veggie che mi ha fatto passare proprio un bel pomeriggio!
Finalmente ho il tempo x condividere qui cn voi le poesie di questi giorni, di qnd non riuscivo piu a esprimermi a parole..
la prima (post precedente) mi rappresneta piu di questa, adesso!xD

poesia

Vorrei spaccare tutto.
Ruggine di emozioni.
Scomode.
L e n t e.
Scostanti.
Amare.

Resti di sabbia nelle tasche dei jeans.
Ruvida come mi sento dentro.
Piccoli infinitesimi di sensazioni che vorrei non provare.
Velenose scelte, velenosi pensieri.
Rombo.
Fruscio.
Un sibilo di luce.
Uno scrosciare di riflessioni.
Un vuoto dentro.
Spento.
Nutre le mie vene.
Mentre il cuore lo riempo con ben altro.
Per poi restituirlo.
Per poi riprendermelo.
Si sbatte la mente.
Si spacca.
Si infrange.
Si spezzano le emozioni
tra la razionalità e l'istinto.
Mentre i fanstasmi si affollano
nel buio di un silenzio
amaro.
Forza in potenza su scosse di assestamento
di un terremoto che dilaga.
Di un inferno che si rinnova.
Un uragano che non lascia più niente.

Un infinitesimo di moltitudine.
Un pixel su uno schermo.
Disordine interno
di proporzioni impossibili da trascurare.
Vita che va.
Mentre dentro impazza
qualcosa che corrode.
Scivola.
Scivola.
Non ti perdere.
Scivola.
Scivola il vento, scivola la pioggia,
il mondo di intenti
rimane interrotto.
Schiacciato sotto il rumore
di un tuono.
Mentre un sorriso timido vorrebbe
ridere di gusto
.

"la follia è una divina malattia".

lunedì 18 gennaio 2010

Fighter non è sparita
Fighter vi pensa tutte.


Sempre.


Sempre.


Ve lo assicuro.


Non è un bel periodo.
Fighter non sta tanto bene.
Fighter cala a scuola.
Fighter si abbuffa.
Piange.
E allo stesso tempo scrive poesie che tiene x sè.

Fighter vorrebbe fare un sacco di cose.
E poi rimane lì e non fa niente.
Neanche il coraggio di inziare una dieta del cavolo.

Neank il coraggio di dire un SI ad un ricovero k potrebbe essere la sua salvezza.
Fighter sopravvive.
Studia.

Con un sapore amaro k neak il vomito placa.

Fighter e il binge.
Fighter e la maschera.
Fighter che non riesce a vivere
e la vita continua sognarla.

Fighter si vergogna.
Fighter con la tuta.
Fighter che ride x non piangere.
Che si è rotta le palle di certa gente.


Fighter
immobile.



"Il grande bersaglio del Vetriolo era la VOLONTA'

Le persone colpite dal male perdevano a poco a poco ogni voglia di agire
e nel volgere di qualche anno non sapevano più uscire dal proprio mondo,
avento sprecato enormi energie nella costruzione di alte muraglie,
affichè la realtà fosse come essi desideravano.
Nel tentativo di evitare l'attacco esterno avevano limitato la propria crescita interiore.
Ogni cosa avveniva in modo automatico."

(dal blog di contra)

martedì 12 gennaio 2010

<

Ciao stelline mie!
Mi siete mancate, finalmente riesco ad aggiornare..l'altro gg vi ho postato isabel al volo xk mi sebrava molto significativo..

x il resto è ricominciata la ruotine e nn sn stata molot bene.
Quasi semidigiuno cn la conseguente perdita di 4kg in 4 gg,
cn dolori al cuore durante l'attività fisica ( poca),
la stanchezza,
la non voglia di studiare e l'ossessione x la bilancia,
poi sfociati in una mega abbuffata di quelle super che non sto qui a dirvi cosa ho mangiato xk vi spaventate.

In quei giorni è cms e fosse ricominciato tt da capo.
L'anoressia rivista tutta.
Ma questa volta con piu esperienza e un anno da bulimica alle spalle.

Non trovo le parole x descrivere tutto questo, xk forse non ci sono.
Forse voglio continuare cosi, anche se in realtà non voglio.


No che non voglio, cazzo.

sabato 9 gennaio 2010

isabel

Dietro questo corpo c'è una donna e la sua storia

Tutti conoscono la sua immagine ormai, in pochi il suo nome: Isabelle. Più famosa come "l'anoressica di No-lita", Isabelle Caro è una ragazza francese di 26 anni con una lunga storia di sofferenza alle spalle che non ha proprio nulla a che fare con la voglia di fare la modella.



Isabelle nasce da una relazione clandestina tra sua madre e un famoso artista francese, un uomo esile e affascinante che contrasta con l'immagine del marito, un omone grande e grosso che riconoscerà la bambina e le farà da padre. Isabelle nasce piccola e delicata e di questa sua gracilità la madre va particolarmente fiera perchè è l'unico legame rimasto tra Isabelle e il suo vero padre. Questa gracilità viene continuamente incoraggiata a protetta: Isabelle è costretta a indossare scarpe e vestiti piccoli, non può uscire di casa perchè "l'aria fa diventare grandi" e quando è costretta a farlo, la madre la ricopre di sciarpe a proteggere il viso.

Isabelle ricorda di come suo padre anagrafico fosse sempre in viaggio e dell'impegno della madre a ospitare bambini in affido, i quali potevano giocare liberi in giardino, mentre lei era costretta a guardarli dalle finesre di quella casa in cui era prigioniera. A 6 anni la madre di Isabelle, insegnante, decide di non mandarla a scuola insieme agli altri bambini ma di tenerla a casa a studiare sotto la sua guida. Unico svago concesso le lezioni di violino, che Isabelle prende nella sua stessa casa da un insegnante di musica privato.

Nello stesso periodo riappare il vero padre di Isabelle, un musicista, e la madre li spinge a partecipare alle riprese per un video musicale insieme. Quando Isabelle vede suo padre capisce tutto nonostante abbia solo 7 anni e di quella strana giornata le rimane solo una fotografia di lui con un scritta sul retro: questo è mio padre! Isabelle fa coincidere l'inizio della sua malattia con una giornata particolare in cui finge un mal di pancia per poter uscire di casa, all'ospedale viene pesata e misurata. Quelle cifre dette ad alta voce dal medico disegnano sul volto della madre un espressione di disappunto che spinge Isabelle al digiuno: "Avrei fatto qualsiasi cosa per renderla felice, capii che per lei pesavo troppo. Cosi da quel giorno piano piano smisi di mangiare" ricorda la ragazza.

Da quel giorno sono passati 15 anni, pieni di diete e digiuni, dolore e rinunce. 15 anni che hanno lasciato sul corpo di Isabelle i segni della dura lotta, della guerra piu aspra: 31 chili di ossa, psoriasi, lanugine bionda su tutto il corpo e nera sotto gli zigomi..i segni distintivi del male che l'ha investita e che cerca di annientarla: l'anoressia. Anche naso e mento non sono quelli che Natura le aveva regalato: si è sottoposta a interventi chirurgici per affinarli e renderli "perfetti", proprio quelle due parti del corpo che la madre ossessivamente di ostinava a nasconderle sotto strati e strati di sciarpe. Guardando la foto della campagna No-lita commenta: che orrore! Le immagini del suo stesso corpo la nauseano, non si riconosce in quella donna emaciata e ammette che partecipare alla famosa campagna la ha aiutata a reagire: ha ripreso 4 chili e dichiara: "Mangio pochissimo, quasi nulla, ma ho smesso di vomitare. Ho cominciato a distinguere il sapore delle cose, ho assaggiato il gelato..è buonissimo".

Isabelle ha perdonato sua madre "perchè non c'era altro che potessi fare". Una madre che di questa famosa campagna non è contenta, una madre da cui Isabelle ha preso le distanze (la ragazza vive a Marsiglia, la madre è rimasta a Parigi). Dice Isabelle: "Mi dispiace che lei non approvi, ma per me è importante che la gente sappia e veda davvero a che cosa può portare l'anoressia. Mi sono nascosta e coperta per troppo tempo: adesso voglio mostrarmi senza paura anche se so che il mio corpo ripugna. Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d'aiuto a chi è caduto o ha la tentazione di cadere nella trappola da cui io sto cercando di uscire. Ho tanti sogni per il mio futuro, vorrei fare l'attrice di teatro. Vorrei una famiglia, dei bambini...Vorrei vivere".


Questo è per voi stelline mie, spero sopratt k l'ultima parte vi afccai riflettere.
E per prima, spero k risuonino nella mai testa x i prossimi giorni e tt le volte ke quella voce mi dirà qlcs di distruttivo.
Le parole di LEI.
Lei che incarna il dca x eccellenza, a suo discapito.
Lei che ha capito che non poteva piu scegliere.
Voi potete, noi possiamo.
Anche lei adesso ha scelto.

mercoledì 6 gennaio 2010

__




Qualcuno mi salvi.
Perchè, cm dice Contra, devo imparare a stare da sola con me stessa.
Ma ovviamente qui intorno c'è solo un grande vuoto.
Che palle.
Non ci sono obbiettivi, cose da fare, solo tempo perso.
Buttato.



Mi manca la danza.
E un odio profondo,
un rabbia informe,
mi dilania il petto.

domenica 3 gennaio 2010

milano: il nostrO incontrO

vi ho lasciato il cuore





Non ci sono parole.
mi viene solo da piangere xk vorrei potervi avere qui ank adesso, vorrei svegliarmi dmn e rinizare la giornata da capo, ank cn le 8 ore di treno in un giorno..non importa!
Perchè quello che mi avete dato voi oggi è un qualcosa che non so descrivere a parole
Oggi, cm nn mai, io sorridevo x davvero.
Voi mi avete riempito l'anima e nn c'era nient'altro: nè voglia di cibo, nè kcal, nè peso, nè freddo, nè sonno.
Solo noi.
Una giornata strepitosa.
Un'atmosfera magica di ki non si è mai guardato negli okki, ma è cm se si conoscesse da sempre.

Grazie a Contra x aver contribuito in modo sostanziale all'organizzazione di qst incontro.
Grazie alla sua freccia, alla sua tenerezza e alla sua positività.
Grazie stellina x gli abbracci, x quegli okki vispi che hai, x quel brio contagioso, x averci fatto da traino, e per essere sempre un grandissimo importante supporto.

Grazie a Musidora e al suo viso tenero.
Grazie a Kiara sempre sorridente, nonostante l'incidente della borsa =(
Grazie a Elena che però ci ha abbandonate presto.
Grazie ad E. e Alice che ci ha fatte ridere e ha contribuito moltissimo a rompere il ghiaccio. Grazie x la simpatia, x l'appoggio e il sostegno,e xk hai portato pure Alice!!!

Grazie ad Aisling che l'ho conosciuta da poco in modo più stretto ma che mi ha colpito x la sensibilità, ti sento molto vicina stellina.
Grazie a Nera per quello che ci siamo dette, sul quale spero che rifletterà, e sopratt spero che qst incontro le sia servito a chiarirsi ulteriormente qlcs dentro, e sennò a farlo al più presto.
Ultima, non certo x importanza, grazie alla mia piccola Enigma k oltre ad aver contribuito in modo determinante all'organizzazione di questo incontro, nasconde dietro ai sorrisi la sua insicurezza: stellina, lo sai cosa penso. Sei bella, e puoi essere tanto tanto forte.

Grazie a tutte quelle che c'erano, xk si vede che ci sono volute essere davvero.

E infine (ringraziamo ank loro va! xD) grazie ank agli ometti=)
il mio che mi ha accompagnata permettondomi di vedervi e di passare questa giornata fantastica snz k questo creasse troppi kasini a casa mia, e quello di contra k ci ha fatto da guida turistica!!!

Vi voglio belle mie piccole stelle.
Sono appena arrivata ma sono corsa qui, da voi.
Perchè già mi mancate.
Perchè dovevo svuotare i pensieri, subito!


Respiro le emozioni che mi avete regalato con i vostri abbracci e attraverso la luce dei vostri occhi, sperando di mantenerle vive x darmi forza fino al nostro prossimo incontro.


Vi prego ri-incontriamoci presto stelline mie
prossima metà bologna, giusto?!?
Io direi a presto il sondaggio x decidere la data=)
E consiglio a chi non è potuto esserci di partecipare, xk merita!

vi abbracciO tutteeeee<3

sabato 2 gennaio 2010

Oddio che voglia di piangere.
Oddio che vuoto.
Oddio.

Speravo di inziarlo meglio questo 2010, ci ho creduto quando poi stamattina mi sn sentita senza qlcs.
Stamattina qnd ho deciso k oggi non mi sarei abbuffata.
No, grazie.
Ecco che la mia testa si ribella e che io divento una specie di schifossissimo automa.

Mangia, mangia mangia.
E alla fine cedo, e mangio davvero.

Domani il nostro incontro.
Intanto fa tutto schifo.
Perchè non è che posso cambiare tutto da un giorno all'altro.
Ieri era 2009 e oggi 2010.
Ok, ma la sostanza rimane inalterata.
Aiuto stelle, non ci esco più.
Vi penso sempre ma intanto ma è cm se il cibo fosse la variabile indipendente e io fossi quella strettamente ad esso DIPENDENTE.
Vorrei scappare in un altra dimensione.
Vorrei rimanere a Milano cn voi, dmn e per sempre.
Vorrei fare qlcs, ma fare qlcs implica affaticarsi,
ed io sono stanca dentro.
Non c'è un modo per farmi del male che sia proporzionato alla mia stanchezza,
al mio maledetto vuoto.

Sono una causa persa.
Una deludente causa persa.


E voglio un cane.