[..la chiamavano "fame d'amore", tante o meglio
troppe rinunce per chiunque fosse entrato in quel tunnel,
un tunnel in cui "il prossimo,il remoto, il passato e il futuro" non sarebbero più stati niente.
Amava le sue ossa, aveva incarnato la morte un po' per scomparire, un po' perchè senza l'amore di sua madre non poteva vivere.
Una lotta contro il cibo dittatoriale,
una mosca cieca in cui si continua a girare e rigirare.]

domenica 15 novembre 2009

aiutO.

Ve lo scrivo qua.
A caldo.
Perchè è successo e sono corsa subito da voi.
Marasma di pensieri.
Panico.
Dopo 16 mesi E' TORNATO IL CICLO.
Apparte mia madre k fa i salti di gioia, io che dovrei ringraziare il cielo perchè avere il ciclo è una cosa NORMALE, vuol dire essere sane, e blabla..tutto quello che volete!
Lei (la mia dottoressa) mi direbbe: "Che effetto ti ha fatto?"
Considerando che è più di un anno che sono in amenorrea non mi ricordavo nemmeno cos'era vedere le mestruazioni.
E mi sono sentita sbagliata.
Perchè per un attimo il DCA mi ha detto che ero come tutti gli altri.
Adesso non ero più speciale, io non avevo il ciclo e per questo avevo bisogno di attenzioni, preoccupazioni.
E inoltre ero grassa.
Grassa. Enorme.
Ora si spiega il mio seno dolorante.
Dolorante da darmi fastidio.
Io il seno non lo voglio.
Non così.
Adesso è evidente, sodo.
Mi da fastidio.
Ana dice che sono troppo grassa, troppo di tutto.
Per questo devo dmagrire.
Ok, posso dimagrire anche mantendo il ciclo, il che sarebbe di molto meglio, perchè vorrebbe dire fare una cosa SANA.
Ma la cosa che mi ha colpito è che la mia parte razionale è consapevole dell'importanza di questo che definirei un evento,ok, ci sto.
Ma allora perchè invece di sorridere, sentirmi irradiata, mi sono sentita ancora più persa?
Persa, si.
Lo so, qualcuno pensarà che sono scema.
Ma mi è addirittura passata la fame.
Ho come degli scossoni.
Mia si fa sentire soprattuto quando sono affamata, ma per ora riesco a controllarmi, sono molto contenat di questo.
Ma questa cosa mi ha lasciata senza parole.
E con un herpes.
Il primo herpes invernale della mia vita, che palle.
Ho bisogno di voi.

8 commenti:

Alice and my world ha detto...

Ciao.
grazie di passare da noi......
Bè che dirti...secondo me, credo che un po' le sensazioni che hai siano normali, non sei scema.
In fondo è un po' come se rivivessi la prima volta che viene il ciclo nella vita....
Tutti intorno a te la vedono come una vittoria, anche tu in parte la vedi così...ma ovviamente rimane la componente emozionale e drammatica della cosa...lo schock di ritrovarsi nella situazione da cui si è partiti....
Sei comunque speciale e degna di attenzione...SEMPRE...anche se il tuo corpo funziona in modo "normale".....
Soprattutto...tu devi dare attenzione a te stessa!!!!!!!!!!!!
Aver cura di sè no?!
Un abbraccio cara donnina, un abbraccio anche da parte di Alice...grazie ancora di leggerci...un po' di attenzioni noi te le doniamo...ci siamo!
Ciau

(Mai più)Enigma ha detto...

Scusa!!!
Non era mia intenzione strocare la conversazione così di brutto... mi si è scollegato il pc!= (...
Però ora non ci sei più! Sigh..
Va bè, sai già cosa penso a proposito di questo post;)
Stay strong!!
E grazie per stasera=)

Un abbraccio E una buona notte!

CONTRA ha detto...

"Ok, posso dimagrire anche mantendo il ciclo, il che sarebbe di molto meglio, perchè vorrebbe dire fare una cosa SANA."
bene vedo che ci siamo,stai mettendo in pratica ogni consiglio, stai facendo parlare quella vocina e la razionalità prevale sulle stupidagini che sei costretta a sentire.
le sensazioni che hai sono normali, dopo +di un anno ti puoi figurare..e poi davvero è il segno della tua vittoria su tutto quello che ti tiene in pressione, tutto quello che ti ha fatto soffrire in questi anni..
HAI VINTO..
Lo capisci???
Stai arrivando alla guarigione assoluta *_*

Parlando di seno..Pagherei per avere due tette, sfortunatamente da sempre sono piatta.
E' un bel trauma, almeno per me..
Invidio chi ha addirittura una seconda:°D
e avere il seno non vuol dire essere grassa, vuol dire essere donna, essere matura, avere una certa sensualità..beata te:°D

io ci sono sempre cara*
lo sai!
ci becchiamo su msn!

vale84 ha detto...

Io ho perso il ciclo per 7 anni...ho fatto diverse cure ma solo da un anno è tornato!!!Questa è una cosa importante...perchè devi aver paura del ciclo?Perchè hai paura di essere una donna???Sappiamo bene che senza ciclo è come se si fosse bambine!!!Su voglio anche da te un pò di ottimismo e di voglia di lottare per te!!!Ti abbraccio...

Veggie ha detto...

Capisco quello che provi perchè ci sono passata anch'io, e non una sola volta, visto che ho avuto più volte fasi di amenorrea. Ma proprio perchè ci sono passata e l'ho superato, ti dico che non devi arrenderti perchè puoi farcela anche tu a sperare questo momento difficile.

Ti capisco perchè mi sono sentita anch'io così...Per tanto tempo non c’era niente che scattasse dentro la mia testa, per questo finivo inevitabilmente per ricadere negli stessi errori. Non volevo guarire sul serio, anche se era quello che dicevo. La restrizione e l’anoressia erano diventate tali costanti nella mia vita che avevo finito per considerarle normali e, a loro modo, confortanti. Rassicuranti. Restringere, tenere sotto controllo il cibo, mi faceva sentire in grado di tenere sotto controllo molti altri aspetti della mia vita. E, soprattutto, mi faceva sentire speciale. Anche se sapevo che era distorto, non volevo smettere perché non c’era mai stato nient’altro nella mia vita in grado di farmi sentire così speciale. Perciò mi arrabbiavo ogni qualvolta la dietista mi diceva che sarei dovuta arrivare a pesare almeno XX Kg, era un qualcosa di estremamente ansiogeno per me, perché continuavo a pensare a quale sarebbe stato il mio aspetto se avessi raggiunto quel peso, pur sapendo, in qualche recondito angolo della mia mente che mi ostinavo a mettere a tacere, che una donna avrebbe dovuto pesare pure di più di quanto pronosticava per me la dietista… e, ovviamente, anche avere molte più curve. Sembrare una donna. Non una ragazzina.

Anche quando ho cominciato a migliorare e a mangiare abbastanza da poter essere considerata “okay”, ho continuato sempre e comunque a combattere con gli aspetti mentali dell’anoressia: le fondamenta dell’ice-berg. Quello che mi ha sempre dato più noia è che nel momento in cui riacquisti un peso “normale” tutti pensano che stai di nuovo bene e che è finito tutto e che non hai più niente. Non è assolutamente vero, ovviamente, ma gli altri non lo capiscono. È una delle cose più lontane che ci siano dalla verità. L’anoressia è tutta una questione di testa, e si può essere anoressiche a qualsiasi peso. Ma è difficile spiegare a chi non l’ha vissuto sulla propria pelle.

(continua...)

Veggie ha detto...

...continua...)

Io sono sempre stata una di quelle persone capaci di fare buon viso a cattivo gioco – di sorridere quando avrei voluto piangere, di parlare sottovoce quando avrei voluto gridare, di dire che andava tutto bene quando stavo da cani – e se questo da una parte può avermi aiutata a fare in modo che nessuno sapesse esplicitamente della mia anoressia, dall’altra sicuramente è stato un fattore di mantenimento del sintomo. Un po’ come se, poiché nessuno conosceva i miei problemi, allora i miei problemi non esistevano, e potevo far finta di essere “normale” e di vivere una vita “normale” almeno per un po’. Ma era un po’ triste. Perché dentro di me mi sentivo continuamente andare in pezzi. Volevo essere felice con gli altri, ma non potevo essere me stessa. Quindi solo la mia maschera era felice. Ma io? Dov’ero finita io?

Mi sentivo come confinata in un angolo a guardare una ragazza che faceva finta di essere me che faceva finta che fosse tutto a posto, di essere felice e di divertirsi.
Mi ero costruita il mio mondo perfetto, avevo fatto in modo di non destare sospetti in nessuno, ed io credevo di essere appagata. Però, ogni tanto, mi sembrava di sentire una voce. “Va davvero tutto bene, Veggie?”. Era come se dentro di me ci fosse stato un blocco di ghiaccio che non si scioglieva mai. Ero lontana anni-luce da tutti, anche quando ero circondata dalla gente. Anche se non volevo ammetterlo, questo mi metteva a disagio, perché mi faceva pensare di essere incapace di provare ogni qualsiasi sentimento. Qualsiasi cosa succedesse, avevo come l’impressione che niente potesse realmente toccarmi. A parte l’anoressia, l’inebriante senso di potere derivato dalla restrizione, tutto mi sembrava indifferente. Ma dentro di me ero tormentata da un grande dubbio. “La realtà è che io non esisto più? Anche se sono tecnicamente viva, la vera me stessa è già morta da un pezzo…”. Se l’era portata via l’anoressia. E io ero rimasta sola. Incastrata da qualche parte nella mia mente, e sola.

Anche se cercavo di mentire a me stessa, sapevo che non mi piaceva affatto l’idea di poter vivere tutta la mia vita in questo modo. Del resto, a chi piacerebbe?

(...continua...)

Veggie ha detto...

(...continua...)

Sapevo, del resto, che se non fossi cambiata io, se non avessi deciso di fare qualcosa, la situazione non sarebbe cambiata. Sapevo che se non avessi deciso di cominciare ad arrampicarmi, dentro quel buco ci sarei rimasta. Che se non avessi cercato di salvare me stessa, nessuno mi avrebbe salvata. E che se non fossi riuscita a salvare me stessa, non sarei stata mai in grado di salvare nessuno.

Soltanto durante l’ultimo periodo del mio 2° anno di università sono riuscita a capirlo fino in fondo. E a reagire. Dopo anni ed anni in cui ero rimasta sul fondo. Dopo anni ed anni di ricoveri. Dopo anni e anni di “equilibri alimentari” prescritti dalla dietista e mai seguiti fino in fondo. Dopo anni ed anni di bugie. Dopo anni ed anni di scorno con la mia famiglia. Dopo anni ed anni di psicoterapia a singhiozzo, assolutamente inconcludente. Dopo anni e anni di una vita che non era vita. Dopo anni ed anni, ho cominciato ad insegnare a me stessa come spezzare il circolo vizioso che stavo ostinandomi a percorrere.

Capendo finalmente che.

Non. Ho. Bisogno. Dell’. Anoressia. Per. Essere. Speciale.

Perché, è vero, non sono speciale. Sono normale. E va bene così. Perché non c’è niente di più speciale del riuscire ad affrontare la vita giorno dopo giorno essendo una persona normale.

Il ritorno del ciclo è un segno di quella "normalità" da cui col DCA si è cercato di evadere. Per questo dà così tanto fastidio. Ma non cambia niente, alla fine, di quel che siamo noi come persone, no?!

Non pingere il ritorno del cilo. Sorridine.
Te lo dice una che, pur essendo adesso normopeso ed avento quindi il ciclo regolare, non se ne potrà comunque più fare di niente.

Veggie ha detto...

P.S.= Io non sono di Firenze, però sono della Toscana, quindi se ti va di vederci, magari anche proprio a Firenze, a me non farebbe che piacere poterti conoscere anche di presona oltre che tramite blog! Senti, la mia mail è
veggie.any@alice.it
Se ti va scivimi qui, così ci mettiamo d'accordo per incontrarci...
Un abbraccio forte forte...