[..la chiamavano "fame d'amore", tante o meglio
troppe rinunce per chiunque fosse entrato in quel tunnel,
un tunnel in cui "il prossimo,il remoto, il passato e il futuro" non sarebbero più stati niente.
Amava le sue ossa, aveva incarnato la morte un po' per scomparire, un po' perchè senza l'amore di sua madre non poteva vivere.
Una lotta contro il cibo dittatoriale,
una mosca cieca in cui si continua a girare e rigirare.]

sabato 23 ottobre 2010

Bu!
Comunico che non sto aggiornando perchè una mia amica (nella vita "reale") si è intrufolata nel mio blog e si è letta un bel pò di post.
Ooook capisco tuttooo.
Però permettetemi di sentirmi frugata dentro.
Permettimi di sentirmi ostacolata.
Ecco che il mio senso di libertà nello scrivere se ne va a fanculo.
Non posso scrivere trattenendomi.
Non posso non scrivere.
[dovrò pensare ad un soluzione a riguardo -.-' ..
si accettano volentieri consigli, di qualsiasi genere!]

Mi dispiace, mi dispiace. Non sono sparita. C'ho solo un blocco.
Ringrazio contra x i suoi aggiornamenti, mi hai messo una positività addosso paurosa!
Non poteva descrivere meglio l'ambiente universitario! a pensarla così credo k mi farà moolto bene, sopratt almeno mi levo da casa che poi è quello il problema in fin dei conti -.-'


Rifletto.
Penso e mi martirizzo la mente in notti insonni e strascichi di giornate.
A volte mi vengono ank le illuminazioni: momenti positivio, ad esempio.
Peccato che poi mi dimentchi facilmente di come si accende la lampadina -.-'
Forse sto prendendo consapevolezza.
Forse sto scegliendo proprio la cosa sbagliata.
In ambito universitario stavolta.
Mi sono martellata la testa senza rendermi conto che mi sono da sempre imposta quell'unica scelta, quell'unica direzione.
Forse volevo imitarla.
Forse mi piaceva così tanto che volevo essere come lei.
Poi quando sono al gruppo e sento parlare di panico o cose che me sembrano stupide, penso che mi verrebbero due palle ad ascoltare tutte quelle cose.
Infatti mi viene sempre sonno.


[..quando stiamo male ci sembra sempre che il nostro dolore sia più importante di tutti gli altri. Che il nostro sia sempre un pò più forte e che gli altri non dovrebbero neppure lamentarsi di simili sciocchezze.
Solo più tardi impararemo che qualsiasi dolore merita rispetto.
Qualsiasi dolore può fare un male cane.
Per quanto purtroppo nella mia testa ci sia ancora una certa scaletta di importanza -.- ]


Ok, io vorrei lavorare con ragazze che soffrono di dca.
Ma poi dico, davvero ce la farei? Mi viene in mente trovarsi davanti a una pro ana accanita, una di quelle che dopo un anno sei sempre li che le fai i soliti discorsi e lei continua a dirti cose che bambine stupide scrivono e ribadisono su certi blog.
Mi vengo in mente io davanti alla prima nutrizionista rassegnata,povera donna!xD
Ok non sono tutte così. La maggior parte delle persone che soffrono l'euforia dei primi tempi non se la ricordano nemmeno tanto è lontana.
Però ecco, a volte mi chiedo se riuscirei a trovare le parole di fronte a cotanta testardaggine.
Se dopo un pò non mi verrebbe da mollare, come tante persone hanno fatto con me.
Poi però mi viene mente che se non avessi trovato l'ancora alla quale aggrapparmi, sarei ancora persa,
per quanto ancora un pò lo sia, o almeno mi ci senta.

Credo k come sempre io abbia scelto la strada più lunga e più difficile.
Pechè sono perfezionista.
Ma ho lasciato da parte quello k sento, non mi sn ascoltata (ancora non ne sono capace) e me ne sono fregata dei contro.
Me ne sono fregata di tutto.
Ank se quei 10 anni mi sembravano cmq un eternità.
Qualè la risposta giusta??
Forse non esiste.
Forse quest'anno mi aiuterà a riflettere.


[..se mi fossi fidata fin dall'inizio
forse x dimagrire e fare ua dieta sana sarebbe bastato qualche mese x arrivare a
un peso k mi piacesse, invece cm sempre ho scelto la strada più incasinata, e x
NON VOLERMI FIDARE, ci ho messo 5 anni.Passando x il dca.
Senza raggiungere l'obbiettivo
Fidati, fidiamoci.]

martedì 19 ottobre 2010

[..che un giorno ti senti come in un sogno
e poi ti ritrovi all'inferno..]


credo che questa frase esplichi il dca dall'inzio alla fine.
Magari non descrive tutto alla perfezione, ma mi ha fatto pensare, risalire all'inizio.
A quando è cominciato tutto questo, a come sembrava tutto perfetto.
Grazie Dona.




[..e ti viene da vivere, ti viene da piangere,
ti viene da crederci ancora,

provare a
l o t t a r e
e dare il meglio di te..
che qui non è facile, ti senti fragile..]

domenica 10 ottobre 2010

lunedì 4 ottobre 2010

"Donne che mangiavano così come facevano sesso e si lavavano i denti. Donne che vivevano.
Donne normali.
Perchè mangiare è normalità.
(e non hai paura?)
Si certo. Tanta. Mi tremano le gambe e non ce la faccio a salire.
Ma era convinta che quel passo l'avrebbe restituita al mondo cambiata.
In cosa?
In qualcos'altro. Sicuramente in qualcosa di diverso da quello che era adesso.
(cosa sei adesso?)
Qualcosa che non va.
E se non c'era amore, pazienza.
Andava bene lo stesso.
Sì,bisognava salire."

venerdì 1 ottobre 2010

Cazzate.
Cazzate di giorni impiegati in cazzate.
Cavolate lette su riviste cretine.
Cavolate di consigli x come fare "questo e quell'altro."
Cavolate di mattinate perse in commissioni scomode
che devi fare
per forza.
Cavolate di pensieri che definire scomodi è esageratamente
troppo poco.
Cavolate che ti fanno rimanere ferma.

Forse ha ragione lei.
"Non è vero che hai fatto un passo avanti e 3 indietro.
Io direi che hai fatto 3 passi avanti e 1 indietro."

Per me la sostanza non cambia.

"Si fanno solo grandi passi da formica
e a volte li si fa indietro per non iniziare
a costruire qualcosa di troppo bello
in una boccia di pesci rossi."
contra



Consciamente
non voglio inziare a fare qualcosa di buono
per me.
Preferisco rimanere così.
Come se gli effetti collaterali fossero minimi.
Trascurabili.
Come no.

Oggi forse mi vedrò per come realmente sono diventata.
Fisicamente e non.
Oggi.
Di nuovo a danza.
Oggi. E non domani.