[..la chiamavano "fame d'amore", tante o meglio
troppe rinunce per chiunque fosse entrato in quel tunnel,
un tunnel in cui "il prossimo,il remoto, il passato e il futuro" non sarebbero più stati niente.
Amava le sue ossa, aveva incarnato la morte un po' per scomparire, un po' perchè senza l'amore di sua madre non poteva vivere.
Una lotta contro il cibo dittatoriale,
una mosca cieca in cui si continua a girare e rigirare.]

sabato 9 gennaio 2010

isabel

Dietro questo corpo c'è una donna e la sua storia

Tutti conoscono la sua immagine ormai, in pochi il suo nome: Isabelle. Più famosa come "l'anoressica di No-lita", Isabelle Caro è una ragazza francese di 26 anni con una lunga storia di sofferenza alle spalle che non ha proprio nulla a che fare con la voglia di fare la modella.



Isabelle nasce da una relazione clandestina tra sua madre e un famoso artista francese, un uomo esile e affascinante che contrasta con l'immagine del marito, un omone grande e grosso che riconoscerà la bambina e le farà da padre. Isabelle nasce piccola e delicata e di questa sua gracilità la madre va particolarmente fiera perchè è l'unico legame rimasto tra Isabelle e il suo vero padre. Questa gracilità viene continuamente incoraggiata a protetta: Isabelle è costretta a indossare scarpe e vestiti piccoli, non può uscire di casa perchè "l'aria fa diventare grandi" e quando è costretta a farlo, la madre la ricopre di sciarpe a proteggere il viso.

Isabelle ricorda di come suo padre anagrafico fosse sempre in viaggio e dell'impegno della madre a ospitare bambini in affido, i quali potevano giocare liberi in giardino, mentre lei era costretta a guardarli dalle finesre di quella casa in cui era prigioniera. A 6 anni la madre di Isabelle, insegnante, decide di non mandarla a scuola insieme agli altri bambini ma di tenerla a casa a studiare sotto la sua guida. Unico svago concesso le lezioni di violino, che Isabelle prende nella sua stessa casa da un insegnante di musica privato.

Nello stesso periodo riappare il vero padre di Isabelle, un musicista, e la madre li spinge a partecipare alle riprese per un video musicale insieme. Quando Isabelle vede suo padre capisce tutto nonostante abbia solo 7 anni e di quella strana giornata le rimane solo una fotografia di lui con un scritta sul retro: questo è mio padre! Isabelle fa coincidere l'inizio della sua malattia con una giornata particolare in cui finge un mal di pancia per poter uscire di casa, all'ospedale viene pesata e misurata. Quelle cifre dette ad alta voce dal medico disegnano sul volto della madre un espressione di disappunto che spinge Isabelle al digiuno: "Avrei fatto qualsiasi cosa per renderla felice, capii che per lei pesavo troppo. Cosi da quel giorno piano piano smisi di mangiare" ricorda la ragazza.

Da quel giorno sono passati 15 anni, pieni di diete e digiuni, dolore e rinunce. 15 anni che hanno lasciato sul corpo di Isabelle i segni della dura lotta, della guerra piu aspra: 31 chili di ossa, psoriasi, lanugine bionda su tutto il corpo e nera sotto gli zigomi..i segni distintivi del male che l'ha investita e che cerca di annientarla: l'anoressia. Anche naso e mento non sono quelli che Natura le aveva regalato: si è sottoposta a interventi chirurgici per affinarli e renderli "perfetti", proprio quelle due parti del corpo che la madre ossessivamente di ostinava a nasconderle sotto strati e strati di sciarpe. Guardando la foto della campagna No-lita commenta: che orrore! Le immagini del suo stesso corpo la nauseano, non si riconosce in quella donna emaciata e ammette che partecipare alla famosa campagna la ha aiutata a reagire: ha ripreso 4 chili e dichiara: "Mangio pochissimo, quasi nulla, ma ho smesso di vomitare. Ho cominciato a distinguere il sapore delle cose, ho assaggiato il gelato..è buonissimo".

Isabelle ha perdonato sua madre "perchè non c'era altro che potessi fare". Una madre che di questa famosa campagna non è contenta, una madre da cui Isabelle ha preso le distanze (la ragazza vive a Marsiglia, la madre è rimasta a Parigi). Dice Isabelle: "Mi dispiace che lei non approvi, ma per me è importante che la gente sappia e veda davvero a che cosa può portare l'anoressia. Mi sono nascosta e coperta per troppo tempo: adesso voglio mostrarmi senza paura anche se so che il mio corpo ripugna. Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d'aiuto a chi è caduto o ha la tentazione di cadere nella trappola da cui io sto cercando di uscire. Ho tanti sogni per il mio futuro, vorrei fare l'attrice di teatro. Vorrei una famiglia, dei bambini...Vorrei vivere".


Questo è per voi stelline mie, spero sopratt k l'ultima parte vi afccai riflettere.
E per prima, spero k risuonino nella mai testa x i prossimi giorni e tt le volte ke quella voce mi dirà qlcs di distruttivo.
Le parole di LEI.
Lei che incarna il dca x eccellenza, a suo discapito.
Lei che ha capito che non poteva piu scegliere.
Voi potete, noi possiamo.
Anche lei adesso ha scelto.

10 commenti:

memy La gata ha detto...

viva la vida muera la muerte...
ascolta questa canzone
http://www.youtube.com/watch?v=pmBC4qIX4YE
cmq cara ieri mi son solo guardata un filmone con della vodka e mio moroso...

Anonimo ha detto...

tutto questo tocca... tocca tantissimo... come toccano i vari video di interviste fatti a isabelle... ma per quanto tocca tutto ciò...per quando le immagini ci "spavetino" etc... siamo ancora qui... e continueremo a fare qll che facciamo... anche se sappiamo che potremmo essere noi al posto di quella ragazza? perchè lo facciamo? pk nn riusciamo a farmarci? anche se ingrassimiamo siamo sempre pronte a lottare per il norstro momento di gloria... ma quale sarà il nostro momento di gloria? quello che ci porterà alla porte?
io parlo parlo ora... ma so che mi aspetta un pranzo... e so che vomiterò tutto.. nonostante la testimonianza di isabelle.

Anonimo ha detto...

ho la pelle d'oca...
sono senza parole...
e credo che qualsiasi parola sarebbe inutile...

un abbraccio :*
alison

Lena ha detto...

Mio Dio. Una solitudine così immensa e soprattutto IMPOSTA deve essere terribile. Una bambina costretta a stare a casa mentre i suoi fratellini giocano fuori. Una persona resa il trofeo, il souvenir del passato rimpianto di un'altra, sua madre. Non riesco nemmeno ad immaginare come quella bambina si sia sentita...dio mio...

Anonimo ha detto...

Avevo sentito un'intervista di Isabel, e sapevo che la sua anoressia e' stata causata dalla madre che si rifiutava di vederla crescere.
Non conoscevo pero' i particolari della sua storia, che mi ha molto amareggiata.
E soprattutto mi ha fatto riflettere su questa diversa forma d'amore, l'amore malato, quello che distrugge.
Anche se poi, alla fine, lei ha reagito e ora sta lottando, vuole farcela.
Ha detto: basta!, non mi faccio piu' mettere i piedi in testa!
E anche noi possiamo essere coraggiose allo stesso modo.
Esiste quella forza, dietro la nostra apparente fragilita'.
Che la voglia di vivere non ci possa mai mancare, e come dice una canzone di Luca Carboni, ci faccia senpre sognare e ci porti molto piu' in alto, piu' in alto degli aquiloni...

CONTRA ha detto...

Tesorino fatti sentire.
Muak
Scusa se passo così di sfuggita,
ho letto il post e so che tra quelle parole
ci sono anche le tue intenzioni, quelle di aiutare quelle che come te sono cadute nel tunnel.
Lo fai forse meglio di me.
Un abbraccione

Alice and my world ha detto...

Sei una donnina forte, molto più di quello che credi.
Hai un grande cuore...e vedrai che presto il treno lo potrai riprendere per raggiungerci di nuovo :).
Hai fatto un bellissimo post.
Coraggiosissima Fighter ti abbracciamo forte.
iO e Alice

(Mai più)Enigma ha detto...

ciao dolcissima Fighter!!

Avevo sentito una sua intervista...
stai preparando la tesina per caso?;)
Voglio poi leggerla eh? Solo se vuoi ovvio^^

Grazie di esserci sempre...
ti abbraccio forte forte

ti voglio bene!

Veggie ha detto...

Quando sento parlare di Isabelle Caro e ripendo alla "pubblicità" No-Lita, mi sento sempre ribollire il sangue... Cioè, cosa pensa una persona che è esterna a un DCA e vede la sua foto? Io ho riflettuto molto su questo punto e credo che le prime impressioni si possano suddividere tra: pena, ribrezzo e indifferenza.
La sua foto in un certo senso fa l’effetto Darfur, no? Le foto sui volantini per la richiesta fondi per il Darfur mostrano quasi sempre un povero cristo pelle ossa che non sta più in piedi, spesso di pochi anni, con due ossa cave al posto degli occhi e lo sguardo privo di speranza perso nel vuoto… Cosa suscita una foto del Darfur? Pena, ribrezzo, indifferenza…nel caso della pena magari qualche "puro di cuore" che cerca di risanare i propri sensi di colpa nell’aver sprecato tutta la propria tredicesima in magicomiche abbuffate di Natale, spedisce anche qualche soldino al conto corrente indicato…nel caso del ribrezzo e dell’indifferenza il volantino viene straccito e gettato per strada… Qui la situazione è forse un pelino diversa…magari qualche cinico, vedendo la foto di una ragazza anoressica associata ad una casa di moda, arriva perfino a chiedersi "perché dovrei preoccuparmi per la solita ragazzina che ha tutto, viziata, con la fissa per la dieta…quando io non ho nemmeno la possibilità di comprarmi il Mercedes!?!"
E quindi?
Sono stati sprecati fiumi e fiumi di parole su questo argomento…non c’è TV che non abbia citato Oliviero Toscani, non c’è opinionista che non si sia fatto carico di uno spazio per dire la sua…
Ma…dire la sua su cosa??? Sento riversare nell’etere maree di stronzate su un argomento che non riguarda in prima persona chi apre bocca…si discute per discutere, si sprecano parole perché le si devono sprecare e chi invece ha qualcosa da dire di furbo viene relegato in qualche minuto perché non espone argomenti che colpiscono, che fanno audience, che attirano l’attenzione e mantengono gli ebeti incollati all’ascolto…
Allora non mi si venga a dire che si creano certe pubblicità per far discutere di un problema dilagante, per raccontare i disagi del proprio tempo!
E quindi?
Cosa serve concentrare l’attenzione sempre e solo sul corpo, sull’apparenza?
La gente guarda la superficie e non va al di là
La verità è una, secondo me: è parte della natura umana rimanere a guardare, rimanere scioccati e poi…voltare le spalle!
Con pubblicità simili non si aiutano le persone malate…con pubblicità simili si fanno i soldi perché si sfrutta questa verità e alla fine… si fa parlare di sé! ...Vero caro Oliviero?

(Fighter, perdonami se ho occupato il tuo spazio con questo sfogo...)

memy La gata ha detto...

anche se con notevole ritardo eccomi...
ormai la vita è una fuga frenetica dalla vita...
lo so che non ha senso ma so che sai che i non sensi sono la base del nostro essere"malate"..

cmq per la tesina sono certa ceh ci aiuteremo..
per msn non ho idee..non ho molto tempo,voti a scuola ceh vanno a picco e io che sto peggio!

mi manchi molto..e non lo dico tanto per avere qualcosa con cui chiudere il commento..lo dico perchè mi manchi!!