Ruggine di emozioni.
Scomode.
L e n t e.
Scostanti.
Amare.
Resti di sabbia nelle tasche dei jeans.
Ruvida come mi sento dentro.
Piccoli infinitesimi di sensazioni che
Velenose scelte, velenosi pensieri.
Rombo.
Fruscio.
Un sibilo di luce.
Uno scrosciare di riflessioni.
Un vuoto dentro.
Spento.
Nutre le mie vene.
Mentre il cuore lo riempo con ben altro.
Per poi restituirlo.
Per poi riprendermelo.
Si sbatte la mente.
Si spacca.
Si infrange.
Si spezzano le emozioni
tra la razionalità e l'istinto.
Mentre i fanstasmi si affollano
nel buio di un silenzio
amaro.
Forza in potenza su scosse di assestamento
di un terremoto che dilaga.
Di un inferno che si rinnova.
Un uragano che non lascia più niente.
Un infinitesimo di moltitudine.
Un pixel su uno schermo.
Disordine interno
di proporzioni impossibili da trascurare.
Vita che va.
Mentre dentro impazza
qualcosa che corrode.
Scivola.
Scivola.
Non ti perdere.
Scivola.
Scivola il vento, scivola la pioggia,
il mondo di intenti
rimane interrotto.
Schiacciato sotto il rumore
di un tuono.
Mentre un sorriso timido vorrebbe
ridere di gusto.
"la follia è una divina malattia".
1 commento:
Sono senza fiato..Ho un nodo al cuore....Questa poesia esprime tutto..Tutta l'angoscia, tutta la sofferenza, tutto il vuoto, la lacerazione....
Qui urge un piano d'attacco però! Stasera dobbiamo metterlo a punto! Non l'avrà vinta lei! Ci riprenderemo la nostra vita, basta!
Dicono che non esiste ingegno senza un pò di follia...Tiriamolo fuori questo ingegno! Usiamolo per tirarci fuori di qui!
Mi raccomando stellina....Ti abbraccio forte forte...
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